mercoledì 27 aprile 2011

UNIONE del Distretto Ceramico- parte della minoranza voto contro


Sul tema Unione parte dell’opposizione vota contro. Il caso è unico nel distretto a fa riflettere.
Banale la scusa del posto da consigliere ed anche il tema costi. Di fatto lo statuto è una atto deliberativo generale che sancisce i principi generali di funzionamento dell’Unione e per tale motivo non è deputato a riportare informazioni più tecniche e dettagliate, come i costi, che vanno invece visti in altri documenti successivi e più tecnici.

Prima di andare avanti con l’analisi, vorrei chiarire che la maggioranza non ha promesso poltrone a nessun consigliere di minoranza. Questo per due motivi.
Il primo motivo è che non crediamo in certi mezzucci e li aborriamo.
Il secondo è che lo statuto impone due liste separate fra maggioranza e minoranza proprio per evitare ingerenze di voto dell’una nell’altra parte e viceversa.

Il posto da consigliere è però l’appiglio più scorretto per parlare di Unione e votare contro. Quando si parla di Unione si parla di un organismo sovraordinato cui vengono conferite diverse funzioni da parte dei comuni aderenti. Il consiglio dell’Unione prima di tutto deve avere un equilibrio numerico minimo che garantisce la governabilità e la stabilità dell’ente Unione. Per fare quanto appena detto è necessario che l’Unione possa contare su un rapporto maggioranza-minoranza almeno pari al minimo, cioè 60-40. Quindi è necessario comprendere che l’Unione  avrà una maggioranza d’Unione pari al 60 e una minoranza di Unione pari al 40. Uso in modo ridondante il termine Unione perché è di questo che si parla. UNIONE. Chi entrerà in questo organismo sarà impegnato a fare il consigliere di maggioranza o di minoranza dell’Unione e non solo del singolo comune di provenienza. Per questo motivo la ripartizione rappresenta equamente territori come Maranello e Fiorano che contano un numero simile di abitanti. Sempre per questo motivo il numero di consiglieri che viene nominato all’interno di ogni singolo comune, Maranello compreso, deve essere posto in modo tale per cui il conto complessivo sull’Unione sia pari al 60-40.

A questo punto Maranello e Prignano sono i comuni più difficili da gestire come conto e ripartizione. Basti pensare che Prignano, in virtù della tutela legislativa alle minoranze, avrà in Unione un solo consigliere di minoranza e zero di maggioranza. Maranello deve guardare alla rappresentatività sul rapporto 60-40 sia per se stesso ma soprattutto per l’Unione e inevitabilmente su quattro consiglieri da assegnare il rapporto è 3-1.

In questo testo non ho mai parlato di Sindaci con diritto di voto, perché i Sindaci sono membri della Giunta e sono di diritto, e come prassi in questi casi non vengono mai considerati ne per l’una ne per l’altra parte politica.

I consiglieri di minoranza di Maranello hanno affrontato questo tema con troppa leggerezza, pensando solo al proprio angolo di territorio senza coordinarsi con la propria parte politica degli altri comuni e senza comprendere lo spirito e l’utilità di dar vita all’Unione, non per se stessi in quanto consiglieri, ma per i servizi congiunti che saranno a disposizione di tutti i cittadini dell’Unione.

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