mercoledì 27 aprile 2011

Rinnovabili - presentato un ODG in Consiglio Comunale a Maranello

Sulle rinnovabili e sul nucleare regna ancora il caos, ma a Maranello abbiamo preferito fare un passo in avanti in direzione delle rinnovabili. Sotto il testo dell'ODG presentato in consiglio, e cui parte dell'opposizione ha votato contro.


PREMESSO CHE:

·         In data 3 marzo 2011 il consiglio dei ministri ha varato un decreto legislativo (in attuazione di una direttiva comunitaria) sulle energie rinnovabili.
·         Tale decreto, nonostante abbia stralciato il tetto degli 8 GW che era stato inserito in prima battuta, prevede:

1. un taglio retroattivo agli incentivi sull’eolico (e sulle biomasse) del 22%;
2. un limite di un 1 MW per impianto fotovoltaico;
3. un limite del 10% della superficie destinabile in ogni campo agricolo al fotovoltaico;
4. un sistema di aste al ribasso per i nuovi impianti.

·         Per quel che riguarda le tariffe e il numero di impianti allacciabili, resterà attivo il terzo conto energia solo fino al 31 maggio, mentre dal 1° giugno verrà attivato il quarto conto energia, sui cui dati aleggia ancora il mistero.

PREMESSO ANCORA CHE:

·         Il mondo dell'impresa collegato direttamente al settore in oggetto, uno dei pochi in forte crescita in questi ultimi anni, di fatto è entrato in profonda crisi per le incertezze causate dal decreto di cui sopra e di conseguenza sono stati bloccati gli ordini, ritirate le merci e sospesi gli investimenti.
·         Legambiente è intenzionata a chiedere all’Unione Europea un parere sul nuovo decreto Romani, paventando l’ipotesi che questo non sia coerente con gli obiettivi europei.
·         Anche dai banchi della maggioranza stessa sono iniziate critiche pesanti rispetto all’approvazione del decreto in oggetto
·         La “Camera” ha approvato all’unanimità, con pochissimi astenuti, una mozione che impegna il governo a convocare un tavolo di confronto con le aziende del settore energie rinnovabili per valutare e decidere il prossimo sistema incentivi.

CONSIDERATO CHE:

·        In un paese che cambia continuamente le regole in corso d'opera, risulta difficile fare investimenti a lungo termine, in contrasto con un mercato che chiede sempre più certezza del diritto e affidabilità dello stato.
·        I fondi stanziati per gli incentivi non sono soldi che pesano sul bilancio dello stato, dato che vengono introitati tramite accise sulla bolletta dell'Enel, così come i costi di smantellamento delle vecchie centrali nucleari.
·        Non si capisce come mai una direttiva comunitaria basata su obiettivi di controllo del consumo di energia, di maggior ricorso a fonti rinnovabili, di risparmio ed efficienza energetica, venga recepita in tal senso, piuttosto che pensare ad interventi strutturali che, oltre a permettere uno forte slancio, garantirebbero una razionalizzazione degli sprechi.
·        Si rischia di mettere in pericolo il posto di lavoro di circa 150.000 persone impiegate nel settore.
·        Il decreto colpirebbe anche il nostro territorio, si contano circa 53 milioni di euro in meno in provincia di Modena, nella quale investimenti e grandi impianti sono stati già bloccati e sospesi.
·        Fortunatamente la richiesta di istituire un tavolo di concertazione è stata positivamente accolta dal ministero dello sviluppo economico e da quello dell’ambiente, cosa che si è concretizzata in incontri successivi con regioni, Confindustria e associazioni imprenditoriali.

VISTI INOLTRE :

·        L’adesione al “Patto dei Sindaci” approvata da questo Consiglio Comunale con delibera n°48 del giorno 1/09/2009
·        Il “Piano d’azione per l’energia sostenibile” approvato da questo Consiglio Comunale con delibera n°55 del 27/07/2010

Il Consiglio Comunale invita il Presidente del Consiglio il Sindaco e la Giunta

A proseguire le azioni predisposte per l’attuazione del “Patto dei Sindaci” sottoscritto in data 1/09/2009

A chiedere al Governo:

·        di rivedere i tagli contenuti nel decreto anche e soprattutto in un’ottica che ci deve vedere promotori di sviluppo e innovazione in ambito rinnovabile, come risorsa per il futuro
·        di continuare tavoli di dialogo con le parti interessate
·        di evitare in futuro interventi che creino vuoti normativi e che introducano peggioramenti, di fatto retroattivi, delle condizioni di mercato, mettendo in discussione la certezza del diritto e l'affidabilità dello Stato
·        di istituire al più presto il quarto conto energia, in modo da poter permettere alle imprese di poter pianificare i loro investimenti e di ripristinare il terzo conto energia almeno fino a fine anno 2011
·        di individuare forme di sostegno ai comuni aderenti al Patto dei Sindaci

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