Sui voli Alitalia la stampa di famiglia gradita alla destra
di B. Di Giovanni e D. V. Rizzotutti gli articoli dell'autore Sulle rotte dell’Alitalia esplode il «caso giornali». Tra passeggeri e assistenti di volo in molti hanno «mugugnato» per le testate che vengono distribuite sui voli nazionali che non coprano la «rotta d’oro» Roma-Milano. Nell’ordine: «Il Giornale» (proprietà: famiglia Berlusconi), e «Libero» e «Riformista» (proprietà famiglia Angelucci, orientata anche lei a destra). Contattata da l’Unità, l’azienda ha giustificato la scelta invocando criteri imprenditoriali. È stato lo stesso amministratore delegato Rocco Sabelli a spiegare tale «orientamento» in una lettera inviata a un’assistente di volo che chiedeva spiegazioni.
«Abbiamo proposto ai principali quotidiani di provvedere loro alla distribuzione a loro carico su alcune rotte - si legge nella lettera - come investimento compreso nelle loro strategie editoriali e di marketing. Ho io stesso personalmente, chiamato e parlato con i rispettivi direttori». Insomma, la compagnia ha chiesto copie gratis parlando direttamente con i direttori. Con l’Unità certo no. Tra questi, i maggiori hanno declinato l’offerta, Il Sole24Ore ha proposto un prodotto ad hoc e Giornale, Libero e Riformista hanno accettato. Quando la compagnia decise di azzerare i quotidiani omaggio sui voli nazionali, mantenne tuttavia il servizio ( a suo carico) sulla privilegiatissima tratta Roma – Milano («Non tutti i prodotti e non tutti i clienti sono uguali, se non altro perché pagano prezzi diversi», spiega su questo Sabelli nella lettera) sulla business class delle tratte europee e nella classe Magnifica per i voli intercontinentali. Su queste rotte la compagnia ha sempre distribuito il pacchetto standard: Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 ore, Il Messaggero, La Stampa. E l’ immancabile Il Giornale. Dal primo agosto però la compagnia, ha deciso di ripristinare il benefit dei quotidiani gratis anche ai passeggeri che volano sulle rotte nazionali. Dieci giorni fa è stata infatti emessa una sorta di circolare interna (che l’Unità è in grado di pubblicare) con la quale si ripristina la distribuzione gratuita del giornali in cabina. Il testo elenca le testate ammesse sui normali voli nazionali: ancora Il Giornale, poi Libero e Il Riformista. Insomma quella che i satrapi del Pdl definiscono la «libera stampa».
Una scelta che ha suscitato non poche polemiche con i passeggeri. «Ogni volta ci prendiamo una scarica di proteste e dobbiamo spiegare - racconta un comandante che chiede il più stretto anonimato – che non è certo una scelta dell’equipaggio o del comandante tenere solo quei giornali ». La decisone ha un sapore decisamente politico. Nella sua lettera l’amministratore delegato punta a fugare l’insinuazione, fondata anche sulla «particolare genesi» elettoralistica (parole sue) della nuova compagnia. «Abbiamo dato alla nuova Alitalia un profilo di mercato - sostiene Sabelli - di azienda privata e senza associazione a questa o quella parte politica». Sarà. «Stiamo facendo sforzi enormi - continua Sabelli - per centrare la nostra missione: non permetteremo che tutto sia vanificato da interessi di parte». Ma di quale parte saranno questi interessi?
14 agosto 2010
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