domenica 17 ottobre 2010

Sul progetto NIRVA nessun pregiudizio, ma non può coesistere con la Bossi-Fini

Il progetto Nirva, co-finanziato dal Fondo Europeo per il Rimpatrio ed il Ministero dell´Interno, non ha nulla a che vedere con il reale contenuto dell’Odg presentato dal gruppo Lega Nord in Consiglio Comunale: per questo il voto contrario del Partito Democratico.

Il progetto Nirva ha lo scopo di creare una rete informativa secondo modalità previste dall’Unione Europea in materia di rimpatrio volontario assistito e si ispira a principi condivisibili anche per il Partito Democratico; purtroppo però, si scontra oggi con la  legge Bossi-Fini che, implacabile nei suoi contenuti, costringe alla denuncia o all’autodenuncia tutti gli immigrati in procinto di perdere il permesso di soggiorno. Per tale motivo anche Associazioni come ACLI e CARITAS, che in un primo momento avevano aderito al progetto, si sono ritirate dopo l’introduzione della Bossi-Fini.
Il gruppo Lega Nord ha presentato un Odg dove compare solo il nome del progetto Nirva, ma nei contenuti abbiamo trovato una serie di prerequisiti inventati che distorcono il progetto avvallato dall’Unione Europea. Pensare di ottenere fondi dall’Unione Europea per applicare delle normative assolutamente inventate sarebbe davvero imbarazzante.
Inoltre la Lega chiede al Comune di Maranello di istituire un fondo economico aggiuntivo, cosa che non viene chiesta dal progetto Nirva; ad oggi sono stati effettuati
solo 280 rimpatri volontari su tutto il territorio nazionale, con un costo per rimpatrio di circa 5mila euro. In questo modo la Lega vorrebbe far spendere alla nostra amministrazione circa 5000 euro per ogni rimpatrio, stando alle sue regole inventate.

Il Partito Democratico sostiene l’amministrazione di Maranello in politiche sociali di coesione e sostegno per tutti i cittadini aventi diritto, uguali e liberi di fronte alla legge, che con il proprio lavoro hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo della nostra società e del nostro territorio. Cittadini che, come contribuenti, hanno il diritto di essere assistiti se in difficoltà rispetto al lavoro in un periodo di crisi contingente.

Le alchimie della Lega per cercare di mandare a casa qualche immigrato in cambio di notorietà e voti non ci interessano e non intendiamo seguirle.

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